Quest'oggi la Corte europea ha condannato l'Italia per l'inefficacia del rimedio Pinto: sotto la scure del Giudice europeo è finita l'istanza di prelievo nel processo amministrativo come condizione di proponibilità del futuro ricorso per l'indennizzo da eccessiva durata del processo. La Corte europea ha negato che la Legge Pinto, letta col decreto legge 112/2008, sia stata un rimedio interno effettivo per i ricorrenti beneventani. Invece Francia e Germania sono uscite indenni dal controllo europeo: la Corte di Strasburgo ha ratificato le condanne inferte dai Giudici francesi all'editrice di una rivista francese, che aveva pubblicato in copertina la foto di un ragazzo venticinquenne, preso in ostaggio e deceduto; inoltre, è risultato legittimo l'internamento in un ospedale psichiatrico per 28 anni di un giovane tedesco che, negli anni, si era dimostrato socialmente pericoloso per la sua inclinazione ai reati sessuali.
Read More »Monthly Archives: febbraio 2016
Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 23/02/2016
Quest'oggi la Corte europea si pronuncia su vari casi accertando la violazione per Russia, Turchia; Non ammette la violazione invece per l'Olanda in un ricorso sul diritto a scegliere la propria residenza. Nel caso Nasr e Ghali c. Italia condanna l'Italia nella vicenda di Abu Omar divenuto imam di Milano nel 2001: per i Giudici di Strasburgo c'è violazione dell'art.3 CEDU (trattamenti inumani e degradanti) oltre che per l'art.8 (rispetto della vita privata e familiare e dell'art.13 diritto ad un ricorso effettivo.
Read More »Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 18/02/2016
Quest'oggi la Corte europea ha solleva la Germania dalla responsabilità, della violazione, ex art.5 CEDU. Il caso riguarda la condanna a quattro anni e sei mesi del signor Bludorn, inflitta per stupro e lesioni; ammonisce il Liechtenstein per l'eccessiva durata del procedimento che integra la violazione dell'art.6 CEDU, e prevede così per il ricorrente, a titolo di equa soddisfazione 6000 euro e 2500 euro per costi e spese. Il Regno Unito invece incorre nella violazione dell'art.5§4 CEDU rispetto ad una istanza di revisione della detenzione decisa in tempi troppo lunghi, che hanno violato il diritto alla libertà e alla sicurezza.
Read More »Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 16/02/2016
Quest'oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo ha pronunciato 10 sentenze: sono state condannate Portogallo, Spagna, Russia, Bulgaria, Croazia, Moldavia e Polonia. Nella penisola iberica, il Giudice europeo ha richiamato la Spagna per non aver concesso l'indennizzo per ingiusta detenzione a due indagati prosciolti da tutte le accuse, con violazione dello loro presunzione di innocenza, mentre il Portogallo è risultato responsabile di un provvedimento, sproporzionato, con cui era stata disposta l'adozione di 6 dei 7 figli della famiglia ricorrente.
Read More »Uno sguardo al rapporto “I Diritti Fondamentali in Europa: sfide e risultati nel 2014”
L’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (F.R.A.) ha pubblicato lo scorso 10 dicembre il suo ultimo rapporto sulla tutela dei diritti fondamentali in Europa; tale elaborato, dal titolo “I Diritti Fondamentali in Europa: sfide e risultati nel 2014”, è una ricerca giudico-sociale sulla ...
Read More »Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 11/02/2016
Quest'oggi la Corte europea ha emesso verdetti di condanna per Grecia, Ucraina ed Azerbaijan, mentre sono uscite indenni dal controllo europeo Regno Unito e Macedonia. In particolare, in due casi azeri, il Giudice europeo ha accertato l'illegittimità della procedura, legalmente ammessa dall'ordinamento giuridico dell'Azerbaijan, della detenzione c.d. amministrativa : essa è stata utilizzata come uno strumento di repressione degli oppositori politici, per imprigionarli nell'immediatezza di manifestazioni politiche o per dissuaderli dall'attivismo politico.
Read More »Un weekend a Venezia all’insegna dei Diritti umani e della CEDU
La Convenzione europea continua a far parlare di sé. Nel weekend dal 18 al 20 marzo 2016 si terrà a Venezia il convegno “La protezione dei Diritti Umani presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. L'evento è dedicato al complesso e vitale meccanismo internazionale di tutela dei Diritti umani offerto dalla Corte europea e si propone di spiegare agli operatori giuridici come attivarlo e come applicarlo già qui in Italia, con un diritto che guardi (e non dimentichi) Strasburgo.
Read More »Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 09/02/2016
Quest'oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo si è pronunciata su nove casi: condanna la Russia per le sparizioni forzate ammettendo sia la violazione del diritto alla vita, sia il divieto di trattamenti inumani e degradanti; Nessuna violazione invece per la Svizzera chiamata a rispondere, dal signor Maier per l'applicazione, da parte del giudice, del regime dei lavori forzati a cui lo stesso ricorrente aveva rifiutato di sottoporsi, incorrendo però ad un regime carcerario più rigido.
Read More »Isenc c. Francia. Il suicidio di un ventiquattrenne in carcere e le responsabilità di un Paese per non aver evitato una tragedia annunciata
Nel caso Isenc c. Francia , deciso lo scorso 4 febbraio, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accertato la responsabilità della Repubblica francese nella morte di un giovane detenuto, di ventiquattro anni, morto suicida nella prigione di Bordeaux-Gradignan dopo appena 15 giorni dalla sua ...
Read More »Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 04/02/2016
Quest'oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato Francia, Grecia, Armenia ed Azerbaijan per la violazione dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea. Lo spettro di violazioni accertate copre casi molto diversi fra loro: il suicidio di un detenuto turco all'interno di una prigione francese, laddove la tragedia era stata annunciata dal G.I.P. e, ciò nonostante, non era stato preso alcun provvedimento per evitarla; una perquisizione domiciliare illegittima di un oppositore politico armeno; il pestaggio da parte di agenti in borghese di un caporedattore azero di una rivista bilingue, pubblicata anche nella lingua della minoranza taliscia (e, tra l'altro, condannato poi per incitamento all'odio razziale), la detenzione illegale ed in condizioni degradanti di un migrante gambiano all'interno una stazione di polizia di confine greca, prima, e poi in una struttura detentiva.
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