Note alla rassegna Di seguito la rassegna delle sentenze pronunciate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in data Giovedì 18 Dicembre 2014, di cui, per ciascuna, si ripropongono: Case of – : la denominazione del caso e il link alla ...
Read More »Monthly Archives: dicembre 2014
Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 16/12/2014
Tutte le sentenze di oggi della Corte europea dei diritti dell'uomo. Due sono le condanne che l'Italia porta a casa, mentre dall'altra parte in altri due casi il Regno Unito vince le accuse mossegli contro di violazione dei diritti umani.
Read More »Il caso Cucchi: un impasse democratico pronto ad esplodere in Corte europea
Il caso di Stefano Cucchi rappresenta il fallimento di uno Stato democratico. In soli 7 giorni di custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli, il giovane geometra romano muore. Le indagini fanno emergere che tra 15 Ottobre ed il ...
Read More »Le Sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo del 09/12/2014
Quest'oggi la Corte Europea si è pronunciata su quattro casi. Ha condannato la Turchia perché le autorità del pese non hanno compiuto indagini adeguate per accertare la morte del figlio e del padre del ricorrente, tali da garantire il diritto alla vita così come tutelato dall’art.2; il Giudice di Strasburgo stabilisce un risarcimento di 30.000 euro a titolo di equa soddisfazione. Il Regno Unito non ha garantito invece delle indagini tempestive riguardo la vicenda di un ragazzo trovato in fin di vita nel 2006 in una cella di isolamento nel carcere di Evesham. L'inchiesta penale, avviata ben 7 anni dopo, accerterà che a provocare la morte del giovane furono le misure di contenimento eccessive adottate dalle guardie carcerarie.
Read More »Non è un Paese per i diritti umani: la storia di due leader d’opposizione nella Russia di Putin
Nel caso Navalnyy e Yashin la Russia ha collezionato diverse violazioni a proprio carico, che spaziano dalla violenza fisica alla repressione politica, passando per un processo iniquo e una detenzione illegittima, ai danni di alcuni manifestanti molto scomodi. I ricorrenti sono entrambi ...
Read More »Arringa d’oro per Verona! Intervista ai vincitori del Concorso Giuseppe Sperduti 2014
Simulare un processo davanti alla Corte europea: ecco il tema del Concorso Giuseppe Sperduti, vinto quest'anno dall'Università di Verona! Si sono aggiudicati l'oro Diego Bazzucco, Marta Mischi e Martina Vivirito Pellegrino. Diritti d'Europa li ha raggiunti per fargli qualche domanda: leggi l'intervista!
Read More »Le Sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo del 04/12/2014
La Corte europea ha condannato oggi Francia, Russia, Slovenia e Croazia in 8 diversi giudizi. In particolare, nel caso Navalnyy e Yashin la Russia ha collezionato molteplici violazioni a proprio carico, che spaziano dai trattamenti degradanti alla repressione politica, passando per un processo iniquo e una detenzione illegittima, ai danni di manifestanti molto scomodi, in quanto oppositori politici di spicco al Governo russo: Aleksey Navalnyy e Ilya Yashin.
Read More »Libertà di movimento. Italia condannata nel caso Battista c. Italia
Oggi – 2 Dicembre 2014 – la Corte europea dei diritti dell’uomo ha deciso 11 casi, accertando in tutti la violazione dei diritti umani così come sanciti e protetti dalla Convenzione europea. Hanno ricevuto verdetti di condanna l’Italia, la Turchia, ...
Read More »Le Sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo del 02/12/2014
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato quest'oggi l'Italia, la Turchia, la Lituania, la Lettonia, la Romania, la Slovacchia e la Polonia per violazione dei diritti sanciti e protetti dalla Convenzione europea. L'Italia è stata giudicata nel caso Battista c. Italia per violazione della libertà di movimento del ricorrente, padre di famiglia ma sordo all'obbligo di corrispondere gli assegni di mantenimento, al quale il giudice italiano ha ritirato dal 2008 passaporto e permesso di soggiorno, per paura che fuggendo all'estero non pagasse mai. Ad oggi il ricorrente non è fuggito all'estero, ma a dire il vero non ha nemmeno pagato. Condanna anche per la Moldavia, dove esisterebbe una "prassi amministrativa di censura sulla televisione nazionale".
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