Due cittadini affiliati all'Hizb ut-Tahrir al-Islami sono stati condannati dai Tribunali russi per aver preso parte a questa organizzazione che compariva tra le organizzazioni terroristiche bandite in Russia. I ricorrenti lamentano la violazione del principio "nulla poena sine lege" di cui all'art. 7 CEDU dal momento che l'elenco riguardante le organizzazioni illecite non era stato ufficialmente pubblicato e quindi l’illegalità del partito non era né conoscibile né prevedibile da parte dei ricorrenti all’epoca dei fatti.
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