La recente sentenza resa dalla decima sezione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso Lombardo c. Italia (ric. n. 25704/11, sentenza del 29/01/2013), rappresenta, senz’altro, un approdo giurisprudenziale di non poco momento in relazione alla definizione dei diritti e dei doveri scaturenti dall’art. 8 della Convenzione.
L’impianto motivazionale a sostegno della decisione pronunciata all’esito del caso in oggetto, difatti, costituisce l’ultimo excursus, in ordine temporale, dei principi fondamentali cristallizatisi negli anni nella produzione giurisprudenziale del Giudice di Strasburgo.