Case
of –
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N.ricorso
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I.L.
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Descrizione
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Petitum
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Dispositivo
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Hristozov
and Others v. Bulgaria
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no.
47039/11 and 358/12
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2
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Dieci cittadini rumeni, malati terminali di cancro, chiedono l’accesso ad una terapia sviluppata da una società canadese, ma la risposta dell’autorità è negativa.
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Articolo
3
(divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti)
Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
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Nessuna
violazione di Articolo 2 – Diritto alla vita (Articolo 2 –
obblighi positivi) (aspetto procedurale)
Nessuna violazione di Articolo 3 – Divieto
della tortura (art. 3 – trattamento degradante
Trattamenti inumani) (aspetto sostanziale)
Nessuna violazione di Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (art. 8-1 – Il rispetto della vita
privata)
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Bajić
v. Croatia
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no.
41108/10
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3
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Pero Bajić, cittadino olandese, perde la sorella in un intervento medico ma l’autorità non avvia alcun procedimento penale contro il chirurgo.
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Articolo
2
(Diritto alla vita)
l’Articolo
13 (diritto ad un ricorso effettivo)
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Violazione di Articolo 2 – Diritto alla vita (art. 2-1 – L’effettivo
accertamento)
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Marguš
v. Croatia
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no.
4455/10
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2
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Fred Margus, un cittadino croato, è
condannato come criminale di guerra per i reati commessi nella Guerra in
Croazia (1991-1995); è amnistiato con un provvedimento poi dichiarato
illegittimo: nuovamente processato, è condannato senza una piena difesa e per
i medesimi reati già giudicati.
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Articolo
6
§ § 1 e 3 (c) (diritto ad un processo equo)
Articolo
4
del protocollo n ° 7 (diritto di non essere giudicato opunito due volte)
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Nessuna
violazione di Articolo 6 – Diritto ad un processo equo (art. 6 –
Procedimento penale a Articolo 6-1 – giudice
imparziale)
Nessuna violazione di Articolo 6 – Diritto ad
un processo equo (art. 6 – Procedimento penale aArticolo 6-1 – DIFESA)
Nessuna violazione di Articolo 6 – Diritto ad
un processo equo (art. 6-3-c – Difesa in persona)
Nessuna violazione dell’Articolo 4 del
Protocollo n ° 7 – Diritto di non essere giudicato o punito due volte {in generale} (Articolo 4
del Protocollo n ° 7 –AcquittalConviction)
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J.M.
v. Denmark
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no.
34421/09
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3
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JM, cittadino danese, all’età di 15
anni, stupra e uccide una 85enne. È subito sottoposto a custodia preventiva e
processato soltanto due anni dopo il fatto.
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Articolo
5
§ 3 (diritto alla libertà e alla sicurezza / diritto di un detenuto da
portare presto dinanzi ad un giudice)
Articolo
6
§ 1 (diritto ad un processo equo entro un termine ragionevole)
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Nessuna
violazione di Articolo 5 – Diritto alla libertà e alla sicurezza (art.
5-3 – Lunghezza della custodia cautelare)
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H.
v. Finland
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no.
37359/09
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2
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H., cittadina finlandese, si sottopone
a un intervento di cambiamento di sesso e diviene donna. Chiede la correzione
nel genere dei suoi documenti ma così facendo il suo matrimonio contratto
precedentemente all’intervento sarebbe riqualificato come unione civile.
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Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
Articolo12
(diritto di sposarsi)
Articolo
14
(divieto di discriminazione)
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Nessuna
violazione di Articolo 8 – Diritto al rispetto della vita privata e
familiare (art. 8-1 – Il rispetto della vita privata)
Nessuna violazione dell’Articolo 14, 8 –
Divieto di discriminazione (art. 14 – Discriminazione) (Articolo
8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiareArticolo 8-1 – Il rispetto della
vita privata)
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Constantin
Modarca v. the Republic of Moldova
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no.
37829/08
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3
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Constantin Modarca, cittadino moldavo,
condannato per omicidio, lamenta nella sua detenzione sovraffollamento,
ventilazione insufficiente e scarsa qualità del cibo; inoltre un processo non
equo.
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Articolo
3
(Divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti)
Articolo
6
§ § 1, 2 e 3 (diritto ad un processo equo)
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Violazione
di Articolo 3 – Divieto della tortura (art. 3 – trattamento degradante
Trattamenti
inumani) (aspetto sostanziale)
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Joanna
Szulc v. Poland
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n.
43932/08
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2
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Joanna Szulc, cittadina polacca, sotto
il regime comunista aveva sostenuto vari colloqui per entrare nei servizi di
sicurezza, ma senza successo; oggi chiede all’Istituto della memoria
nazionale l’accesso ai documenti su di lei, ma la risposta dell’autorità è
negativa.
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Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
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Resto
irricevibile
Violazione dell’Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (Articolo 8 – obblighi
positiviArticolo 8-1 – Il rispetto della
vita privata)
Danno non patrimoniale – assegnato
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Z
v. Poland
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n.
46132/08
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2
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Z, cittadino polacco, perde la figlia
durante un intervento: la figlia, incinta e affetta da colite ulcerosa, muore
per schock settico. Lamenta un trattamento medico inadeguato e
discriminatorio per la figli incinta, l’impossibilità di acceder alle informazioni
sul trattamento a cui era sottoposta e infine l’assenza di un’indagine
penale.
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Articolo
2
(diritto alla vita)
Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
Articolo
14
(divieto di discriminazione)
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Resto
irricevibile
Nessuna violazione di Articolo 2 – Diritto
alla vita (Articolo 2 – obblighi positiviArticolo 2-1 – L’effettivo
accertamento) (aspetto procedurale)
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Anca
Mocanu and Others v. Romania
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nos.
10865/09, 45886/07 and 32431/08
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2
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I ricorrenti sono tre cittadini rumeni
coinvolti nelle manifestazioni antigorvernative tenutesi a Bucapest i giorni
13 e 14 Giugno 1990. Dei ricorrenti, Anca Mocanu ha perso il marito ucciso
durante una carica della polizia; Teodor Marie è il presidente dell’associazione
Asociatia 21 Decembrie 198, la cui sede è stata devastata da un gruppo
di minatori filogovernativi; Marin Stoica è stato maltrattato durante
l’arresto. Inoltre tutti lamentano indebite pressioni dallo stato romeno per
l’abbandono dei ricorsi.
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Articolo
2
(diritto alla vita)
Articolo
3
(divieto di disumana e trattamenti degradanti)
Articolo
5,
(Diritto alla libertà e alla sicurezza)
Articolo
6
(diritto ad un processo equo entro un tempo ragionevole)
Articolo
8
(protezione della vita privata)
Articolo
34
(diritto di ricorso individuale)
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Resto
irricevibile
La violazione di Articolo 2 – Diritto alla
vita (art. 2-1 – L’effettivo accertamento) (aspetto procedurale)
Nessuna violazione di Articolo 3 – Divieto
della tortura (art. 3 – trattamento degradanteTrattamenti inumani)
(aspetto sostanziale)
La violazione di Articolo 6 – Diritto ad un
processo equo (art. 6 – Procedimento penale aArticolo 6-1 – Termine
ragionevole)
Danno patrimoniale – domanda respinta
Danno non patrimoniale – assegnato
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Cucu
v. Romania
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n.
22362/06
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3
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Viorel Cucu, cittadino romeno, è
arrestato per furto; lamenta sovraffollamento e scarsa igiene delle due
carceri in cui è stato detenuto, maltrattamenti, un periodo di detenzione in
isolamento ingiustificato e l’impossibilità di vedere la moglie e di votare
per un anno.
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Articolo
3
(proibizione della tortura e delle pene o trattamento degradante)
Articolo
6
§ 1 (diritto ad un equo processo)
l’Articolo
8 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare)
Articolo
3 del Protocollo n ° 1 (diritto a libere elezioni)
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La
violazione di Articolo 3 – Divieto della tortura (art. 3 – trattamento
degradante) (aspetto sostanziale)
La violazione di Articolo 3 – Divieto della
tortura (art. 3 – L’effettivo accertamento) (aspetto procedurale)
Violazione dell’Articolo 3 del Protocollo n °
1 – Diritto alla libera elezioni-{generale } (Articolo
3 del Protocollo n ° 1 – Voto)
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E.M.B. v. Romania
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no.
4488/03
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3
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EMB, cittadina romena, era
responsabile di una raffineria petrolifera; è sottoposta a processo per frode
dal 2002, processo ancora pendente.
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Articolo
6
§ 1 (diritto ad un processo equo entro un termine ragionevole)
Articolo
6
§ 2 (presunzione di innocenza)
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La
violazione di Articolo 6 – Diritto ad un processo equo (art. 6 –
Procedimento penale – Articolo 6-1 – Termine ragionevole)
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Lăcătuş
and Others v. Romania
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no.
12694/04
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3
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I ricorrenti sono cittadini romeni di
etnia ROM, coinvolti nella violenza collettiva anti-Rom esplosa nel Settembre
del 1993, come rappresaglia per l’omicidio consumato in un bar a opera di un
ROM. Il villaggio ROM presso Hădăreni è stato attaccato e
devastato, 13 case incendiate, gli abitanti percossi e infine cacciati dal
villaggio in sistemazioni inadeguate; durante le violenze, un Rom è stato
picchiato fino alla morte e un altro bruciato vivo dentro la sua casa.
All’attacco parteciparono anche tutori dell’ordine.
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Articolo
3
(divieto di inumani o degradanti trattamento)
Articolo
6
§ 1 (diritto ad un processo equo)
Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare e la casa)
Articolo
14
(divieto di discriminazione)
Articolo
1
del Protocollo n ° 1 (protezione della proprietà)
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La
violazione di Articolo 3 – Divieto della tortura (art. 3 – trattamento
degradante Trattamenti
inumani) (aspetto sostanziale)
Violazione dell’Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (art. 8-1 – Rispetto per la casa)
La violazione di Articolo 6 – Diritto ad un
processo equo (art. 6 – Procedura civile – Articolo 6-1 – DIFESA)
Violazione dell’Articolo 14 +6 – Divieto di
discriminazione (art. 14 – Discriminazione) (Articolo 6 – Diritto ad
un processo equo, Articolo 6-1 – DIFESA)
Violazione dell’art 14 +8 – Divieto di
discriminazione (art. 14 – Discriminazione) (Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare; Articolo 8-1 – Rispetto per la
casa)
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Pyatkov
v. Russia
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n.
61767/08
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2
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Yuliya Koroleva e Yuriy Pyatkov,
cittadini russi, sono stati condannati per traffico di droga; lamentano una
custodia cautelare illegittima, lacune nel processo e, Pyatkov, di aver
contratto la tubercolosi in carcere.
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Articolo
5
§ § 1, 3 e 4 (diritto alla libertà e alla sicurezza)
Articolo
3
(divieto di tortura e di inumani o degradanti trattamento)
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Violazione
dell’Articolo 5 – Diritto alla libertà e alla sicurezza (art. 5-1 –
regolare stato di arresto o di detenzione; Procedura prevista
dalla legge)
Nessuna violazione di Articolo 5 – Diritto
alla libertà e alla sicurezza (art. 5-1 – regolare stato di arresto o di
detenzione; Procedura prevista dalla legge)
Violazione dell’Articolo 5 – Diritto alla
libertà e alla sicurezza (art. 5-3 – Lunghezza della custodia cautelare; Ragionevolezza di
custodia cautelare)
Violazione dell’Articolo 5 – Diritto alla
libertà e alla sicurezza (5-4 Articolo – Garanzie procedurali di
revisione; Controllo di legittimità della detenzione)
Danno patrimoniale – domanda respinta
Danno non patrimoniale – aggiudicato
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Koroleva
v. Russia
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n.
1600-1609
|
3
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ut supra
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Articolo
5
§ § 1, 3 e 4 (diritto alla libertà e alla sicurezza)
Articolo
3
(divieto di tortura e di inumani o degradanti trattamento)
|
Nessuna
violazione di Articolo 5 – Diritto alla libertà e alla sicurezza (art.
5-1 – La privazione della libertà)
Violazione dell’Articolo 5 – Diritto alla
libertà e alla sicurezza (art. 5-1 – La privazione della libertà)
Nessuna violazione di Articolo 5 – Diritto
alla libertà e alla sicurezza (art. 5-1 – La privazione della libertà)
Violazione dell’Articolo 5 – Diritto alla
libertà e alla sicurezza (art. 5-3 – Lunghezza della custodia cautelare)
Violazione dell’Articolo 5 – Diritto alla
libertà e alla sicurezza (5-4 Articolo – Garanzie procedurali di revisione)
Nessuna violazione di Articolo 5 – Diritto
alla libertà e alla sicurezza (art. 5-4 – Recensioni su legalità della
detenzione)
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Koryak
v. Russia
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no.
24677/10
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3
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Loryak, cittadino russo, condannato
per omicidio, malato di tubercolosi e HIV/AIDS, muore in carcere; la madre
accusa l’autorità per un trattamento sanitario inadeguato.
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Articolo
3
(proibizione della tortura e delle pene o trattamenti degradanti)
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La
violazione di Articolo 3 – Divieto della tortura (art. 3 – trattamento
degradante; Trattamenti
inumani)
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Y.U.
v. Russia
|
no.
41354/10
|
2
|
YU, cittadina russa, si separa dal
marito: cacciata dalla casa familiare, chiede l’affidamento del figlio.
Ottiene una sentenza di affidamento che non verrà mai eseguita, nonostante le
pressioni della ricorrente.
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Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare e la casa)
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Violazione
dell’Articolo 8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiare
(art. 8-1 – Il rispetto della vita familiare)
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I.G.
and Others v. Slovakia
|
no.
15966/04
|
2
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IG, MK e RH, tre cittadine polacche di
origine ROM, denunciano di essere state sterilizzate senza il loro pieno
consenso e per ragioni anche etniche.
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Articolo
3
(divieto di tortura e di inumani o degradanti trattamento)
l’Articolo
8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare)
l’Articolo
12 (diritto di matrimonio)
l’Articolo
13 (diritto ad un ricorso effettivo)
l’Articolo
14 (divieto di discriminazione)
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Obiezioni
preliminari respinte (art. 35-1 – Esaurimento dei ricorsi interni)
Obiezioni preliminari respinte (Articolo 34 –
Victim)
La violazione di Articolo 3 – Divieto della
tortura (art. 3 – trattamento degradante) (aspetto sostanziale)
La violazione di Articolo 3 – Divieto della
tortura (art. 3 – L’effettivo accertamento) (aspetto procedurale)
Violazione dell’Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (Articolo 8 – obblighi
positivi; Articolo 8-1 – Il rispetto della
vita familiare; Il rispetto della vita privata)
Nessuna violazione di Articolo 13 – Diritto ad
un ricorso effettivo (art. 13 – ricorso effettivo)
Danno non patrimoniale – aggiudicato
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C.N.
v. the United Kingdom
|
no.
4239/08
|
2
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CN, cittadina ugandese emigrate in UK,
svolge mansioni di badante presso una famiglia iraqena; lamenta uno stato di
schiavitù domestica – con ripercussioni anche sulla sua salute – e
l’inadeguatezza delle indagini dell’autorità inglese.
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Articolo
4
(divieto di schiavitù e del lavoro forzato)
Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
Articolo
13
(diritto ad un ricorso effettivo)
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Violazione
dell’Articolo 4 – Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato (art. 4-1 – servitù)
Danno non patrimoniale – aggiudicato
|
M.M.
v. the United Kingdom
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no.
24029/07
|
2
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MM, cittadina inglese residente
nell’Irlanda del Nord, dopo una lite familiare subisce una ordinanza
cautelare per sottrazione di minori; lamenta l’impossibilità di cancellare
dal casellario giudiziale tale ordinanza, alla luce dell’impatto negativo
sulle sue prospettive di lavoro.
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Articolo
7
(nessuna pena senza legge)
Articolo
8
(diritto al rispetto della vita privata e familiare)
Articolo
6
§ 1 (diritto ad un equo processo)
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Respinto
l’eccezione preliminare (art. 35-1 – efficace rimedio interno)
Violazione dell’Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (art. 8-1 – Il rispetto della vita
privata)
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Van
Colle v. the United Kingdom
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no.
7678/09
|
2
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Irwin e Corinee Van Colle, cittadini
britannici, marito e moglie, perdono il figlio per mano di un loro
ex-dipendente, sottoposto a processo per furto di cui loro figlio era stato
testimone; lamentano l’incapacità dell’autorità nel proteggere la vittima,
nonostante le minacce dell’ex-dipendente fossero state rese note.
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Articolo
2
(Diritto alla vita)
l’Articolo
8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare)
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Nessuna
violazione di Articolo 2 – Diritto alla vita (art. 2-1 – Vita)
Nessuna violazione di Articolo 8 – Diritto al
rispetto della vita privata e familiare (art. 8-1 – Il rispetto della vita
familiareIl rispetto della vita privata)
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Ripetiteve Cases
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Kaneva v. Bulgaria
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no.
33606/05
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Bańczyk
and Sztuka v. Poland
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no. 20920/09
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