Note alla rassegna
Nella rassegna delle decisioni pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo in data giovedì 12 maggio 2016, si è inserito, per ciascuna decisione:
- Case of – : la denominazione del caso e il link alla decisione caricata sul sito http://hudoc.echr.coe.int ;
- ricorso : il numero di ricorso che ha avviato il procedimento;
- Corte L. : l’Importance Level attribuitole dalla Corte europea;
- Descrizione : una nostra breve esposizione dei fatti del caso;
- Petitum : gli articoli della Convenzione europea sollevati dai ricorrenti;
- Dispositivo : l’esposizione sintetica del dispositivo della decisione.
Case of- | N.Ricorso | I.L. | Descrizione | Petitum | Dispositivo |
---|---|---|---|---|---|
Gaysanova c. Russia | 62235/09 | 2 | Lida Gaysanova e' una cittadina russa di origini cecene che denuncia la sparizione della figli Zarema
Nonostante le varie denunce ad oggi non si conosce la sorte di Zarema
Oggi la sig.ra Gaysanova denuncia davanti alla Corte europea la sparizione della figlia a opera delle autorita' russe, in danno di molteplici diritti fondamentali (diritto alla vita, probizione di maltrattamenti e tortura; diritto alla liberta' ed a un rimedio effettivo). Denuncia inoltre che il Governo russo si e' rifiutato di desecretare gli atti del fascicolo di indagine.
| Articolo 2 Articolo 3 Articolo 5 Articolo 13 Articolo 38 | Violazione dell'articolo 2 - Diritto alla vita (articolo 2-1 - Vita) (aspetto sostanziale) Danno non patrimoniale - riconoscimento (articolo 41 - danno non patrimoniale;
|
Poletan e Azirovik c. "Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia" | 26711/07, 32786/10, 34278/10 | 2 | Stanislava Poletan e Alija Azirovik sono due cittadini macedoni arrestati e condannati a 14 anni e 6 mesi per il traffico internazionale di una partita di 400 kg di cocaina. Il sig. Poletan e' stato arrestato alla frontiera macedone, mentre conduceva un veicolo carico di lattine di vernice nelle quali era nascosta la droga; la sig.ra Azirovik e' stata invece arrestata in Serbia, avendo lei richiesto al sig. Azirovik il trasporto del carico dal Montenegro alla Grecia. Entrambi hanno dichiarato che non erano a conoscenza del contenuto del carico, importato dal Venezuela. Tuttavia il tribunale macedone non ha creduto loro, e li ha condannati per una serie di elementi fra cui le loro stesse dichiarazioni, diverse testimonianze, tre perizie sul carico che venne confermato essere cocaina, altre prove materiali ed i tabulati telefonici. Oggi i sig.ri Stanislava Poletan e Alija Azirovik lamentano di essere stati sottoposti ad un processo iniquo perche' non e' stata rinnovata la perizia sul carico di droga, nonostante avessero allegato che il perito non era stato imparziale, e perche' non e' stato provato che essi conoscessero il contenuto del carico trasportato; inoltre la sig.ra Poletan lamenta di non aver avuto accesso al fascicolo delle indagini durante le indagini preliminari, cio' compromettendo le facilitazioni previste dall'articolo 6 della Convenzione al diritto alla difesa, e di non aver potuto controesaminare due testimoni. | Articolo 6 Articolo 7 | Resto irricevibile Nessuna violazione dell'articolo 6 - Diritto ad un processo equo (articolo 6 - Procedimento penale; Articolo 6-1 - Processo equo) |
La Corte europea ha deciso oggi anche i seguenti casi. Essi sono meramente ripetitivi o relativi a casi di eccessiva durata, e perciò non sono stati approfonditi:
A.N. c. Francia (n. 12956/15); D.S. c. Francia (n. 18805/13); Kalwat c. Germania (n. 6099/15); Thumm c. Germania (n. 54307/13); . Clements c. Grecia (n. 76629/14); Kotsochilis c. Grecia (n. 45847/15); Jambor c. Ungheria (n. 75775/11); Galla c. Polonia (n. 57405/13); Stefaniak c. Polonia (n. 56941/11); CDP Calçado de Portugal – Importação e Exportação, Lda c. Portogallo (n. 15278/13); Da Conceição Junqueira c. Portogallo (n. 13487/13); Luwisch e Marini Luwisch c. Portogallo (n. 8322/13); Pereira dos Reis Nabais Martins c. Portogallo (n. 63601/13); Rodrigues Fonseca c. Portogallo (n. 3357/14); Dubrovskiy c. Russia (n. 50724/09); Kashlan c. Russia (n. 60189/15); Soyupova c. Russia (n. 37957/15); X c. San Marino (n. 76795/13); Perelygina e Yatsenko c. Ucraina (n. 17036/06).